La Corte si esprime a favore di Poste Italiane S.p.a. nel ricorso proposto dal dipendente Armanno Francesco
Pubblicato il: 4/14/2021
Nel procedimento Armanno Francesco è stato rappresentato dagli Avv.ti Giuseppe Marziale e Patrizia Totaro mentre Poste Italiane S.p.a. è stata difesa dall'Avv.to Raffaele De Luca Tamajo.
La Corte d'appello di Napoli rigettava il reclamo proposto da Francesco Armanno avverso la sentenza di primo grado, di reiezione, in esito a procedimento con rito Fornero, della sua impugnazione del licenziamento intimatogli da Poste Italiane s.p.a. il 17 marzo 2015 per giustificato motivo soggettivo e delle coerenti domande reintegratoria e risarcitoria.
La Corte territoriale riteneva motivata la comunicazione del licenziamento, per relationem a quella della lettera di contestazione, conosciuta dal lavoratore, parimenti negando l'estinzione del potere disciplinare, in quanto non consumato dalla precedente contestazione del 10 novembre 2014, in parte generica e in parte relativa ad addebiti diversi.
Con atto notificato il 6 dicembre 2018, il lavoratore ricorreva per cassazione con sei motivi, cui la società datrice resisteva con controricorso e memoria ai sensi dell'art. 378 c.p.c.
La Corte rigetta il ricorso e condanna il lavoratore alla rifusione, in favore della controricorrente, delle spese del giudizio, che liquida in Euro 200,00 per esborsi ed Euro 6.000,00 per compensi professionali, oltre rimborso per spese generali nella misura del 15 per cento e accessori di legge.