La Corte rigetta il ricorso di Air Italy S.p.a nei confronti di De Curtis Alessandro
Pubblicato il: 4/13/2021
Nel procedimento Air Italy S.p.a. è stata difesa dagli Avv.ti Carlo Boursier Niutta, Enrico Boursier Niutta e Antonio Armentano mentre De Curtis Alessandro è stato rappresentato dagli Avv.ti Sergio Natale Edoardo Galleano e Vincenzo De Michele.
Alessandro De Curtis adiva il Tribunale di Tempio Pausania ed esponeva di avere prestato la propria attività inizialmente alle dipendenze di Alisarda e successivamente di Meridiana s.p.a., in qualità4,`.ufficiale e poi di comandante di aeromobili. Deduceva che, in seguito al mancato superamento di due prove consecutive per la conservazione dell'abilitazione al pilotaggio espletate in data 2 e 7 febbraio 2010, la parte datoriale gli aveva intimato il licenziamento per il mancato superamento delle prove abilitative e per scarso rendimento con lettera inviata il 9 febbraio e pervenuta il 16 febbraio 2010. Sul rilievo che le modàlità con le quali erano state condotte le verifiche di abilità al volo erano state del tutto anomale oltre che contrarie alla prassi aziendale e che il licenziamento era stato irrogato in carenza di giusta causa o di giustificato motivo, oltre che in violazione dei principi di correttezza e buona fede, chiedeva dichiararsi l'illegittimità del recesso intimato e la condanna al risarcimento dei danni risentiti, anche di natura non patrimoniale.
Emesso in via cautelare provvedimento di riammissione in servizio in ragione della inefficacia del licenziamento perchè intimato in stato di malattia, egli veniva reintegrato sino alla cessazione dello stato morboso. In seguito alla cronicizzazione della sindrome ansioso-depressiva dalla quale era affetto, l'Istituto di Medicina Legale della Aeronautica accertava lo stato di inabilità permanente al volo e la società datoriale gli intimava un nuovo licenziamento (6/4/2011).
Avverso tale decisione ha interposto ricorso per cassazione Air Italy s.p.a. già Meridiana Fly s.p.a. nonché Alisarda s.p.a. sostenuto da due motivi. Alessandro De Curtis ha resistito con controricorso.
La Corte rigetta il ricorso. Condanna la ricorrente al pagamento delle spese del presente giudizio che liquida in euro 200,00 per esborsi ed éuro 5.250,00 per compensi professionali, oltre spese generali al 15% ed accessori di legge da distrarsi in favore degli avv.ti Galleano e De Michele.