La Corte dichiara cessata la materia del contendere tra Martinelli Mariangela e Poste Italiane S.p.a.
Pubblicato il: 4/8/2021
Martinelli Mariangela è stata rappresentata dagli Avv.ti Paolo Rolfo e Maria Laura Veneziani mentre Poste Italiane S.p.a. è stata difesa dall'Avv.to Tosi Paolo.
La Corte d'appello di Brescia rigettava il reclamo proposto da Mariangela Martinelli avverso la sentenza di primo grado, che, in esito a procedimento con rito Fornero, dichiarava la legittimità del licenziamento disciplinare intimatole da Poste Italiane s.p.a. con la comunicazione 31 agosto 2015, condannando la lavoratrice alla restituzione dell'importo percepito in esecuzione dell'ordinanza dello stesso Tribunale, che aveva invece accertato l'illegittimità del licenziamento per la sproporzione della sanzione espulsiva rispetto alla gravità degli addebiti e, in applicazione dell'art. 18, quinto comma della legge 300/1970 come novellato, dichiarato la risoluzione del rapporto di lavoro e condannato la società datrice al pagamento, in favore della dipendente, al pagamento di un'indennità risarcitoria commisurata a diciotto mensilità dell'ultima retribuzione globale di fatto. Avverso tale sentenza, con atto notificato il 17 novembre 2018, la lavoratrice ricorreva per cassazione con tre motivi, cui resisteva Poste Italiane s.p.a. con controricorso.
La Corte dichiara cessata la materia del contendere e compensate le spese del giudizio tra le parti.