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La Corte si esprime a favore di Ciodue Italia S.p.a.


Pubblicato il: 3/12/2021

Visconti Fabrizio è stato rappresentato dall'Avv.to Alessandro Brozzi mentre Ciodue Italia S.p.a. è stata difesa dagli Avv.ti Piercarlo Antonelli e Vincenzo Jandoli.

La Corte di appello di Roma, con sentenza n. 10562/2014, in parziale accoglimento dell'appello proposto da Ciodue Italia s.p.a e respinto l'appello incidentale di Fabrizio Visconti, per quanto ancora rileva nella presente sede, rigettava la domanda del Visconti diretta ad ottenere la declaratoria di illegittimità della risoluzione del contratto di agenzia e condannava la società al pagamento della somma di euro 21.371,20 a titolo di indennità per il patto di non concorrenza, oltre provvigioni non ancora liquidate e premi, per un totale complessivo di euro 26.575,60, oltre accessori. Rigettava tutte le restanti domande del Visconti, che trovavano il loro presupposto nella insussistenza della giusta causa di recesso. Compensava per 1/3 le spese di lite del doppio grado, ponendo a carico della società il pagamento dei residui 2/3. 

Per la cassazione di tale sentenza Fabrizio Visconti ha proposto ricorso affidato ad un motivo. Ha resistito con controricorso la soc. Ciodue, che ha proposto a sua volta ricorso incidentale affidato a due motivi, segnalando altresì la pendenza di un altro giudizio, promosso dalla stessa società, per la revocazione della medesima sentenza nella parte recante la condanna al pagamento della somma relativa all'indennità per il patto di non concorrenza. 

La Corte condanna Fabrizio Visconti al pagamento delle spese, liquidate in euro 3.500,00 per compensi e in euro 200,00 per esborsi, oltre 15% per spese generali e accessori di legge.