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Il Consiglio di Stato accoglie l'appello di Rai Way s.p.a. nei confronti del Comune di Bussi Sul Tirino


Pubblicato il: 8/23/2021

Nel procedimento Rai Way s.p.a è stata rappresentata dagli avvocati Giulio Cerceo, Alessio Camastra, mentre il Comune di Bussi Sul Tirino è stato rappresentato dagli avvocati Elena Vita, Annamaria Bello.

Radiotelevisione Italiana s.p.a. (d’ora innanzi solo Rai) ha acquistato, in data 25 gennaio 1966, dal Comune di Bussi sul Tirino, un terreno di complessivi metri quadri 623. Il Comune, in data 16 gennaio 1989, ha concesso alla Rai un appezzamento di terra di complessivi metri quadri 1.000.
Sui predetti terreni la Rai ha realizzato un impianto di comunicazioni elettroniche.

A seguito dell’autorizzazione regionale, resasi necessaria per la presenza di usi civici, la Giunta comunale, con deliberazione 5 giugno 2017, n. 43, ha approvato lo schema dell’atto di concessione in uso dei terreni, prevedendo un canone anno di euro 1.000,00. Tale delibera è stata trasmessa alla Rai per la successiva sottoscrizione del relativo accordo.
La suddetta deliberazione è stata revocata con la deliberazione di Giunta del 29 settembre 2017, n. 71, contenente differenti prescrizioni, tra le quali il divieto di subconcessione.

La Rai ha impugnato tali atti innanzi al Tribunale amministrativo regionale per l’Abruzzo, per i motivi riproposti in sede di appello e riportati nei successivi punti. Il Tribunale amministrativo, con sentenza 18 luglio 2018, n. 236, ha rigettato il ricorso. La Rai ha proposto appello. Si sono costituiti in giudizio il Comune e la Regione, chiedendo il rigetto dell’appello. La causa è stata decisa all’esito dell’udienza pubblica del 15 luglio 2021. L’appello è fondato.

Per questo motivo il Consiglio di Stato, in sede giurisdizionale, Sezione Sesta, definitivamente pronunciando: accoglie l’appello e, per l’effetto, in riforma della sentenza impugnata, annulla i provvedimenti.