Eni Spa, la Corte rigetta il ricorso
Pubblicato il: 3/5/2021
Nel procedimento la società Eni S.p.a. è stata dagli Avv.ti Rosario Salonia e Fabio Massimo Cozzolino mentre Lapreda Pasquale e Ciotola Francesco sono stati difesi dall'Avv.to Pasquale Lambiase.
Con ricorso al Tribunale di Napoli, Gennaro Auletta, Francesco Ciotola e Pasquale Lapreda, già dipendenti dell'ENI s.p.a., chiedevano accertarsi l'illegittimità del loro trasferimento, ex art. 2112 c.c., alla CTQ s.r.I., chiedendo dichiararsi la persistenza di un rapporto di lavoro con l'ENI s.p.a.
Il Tribunale accoglieva le domande. Proponeva appello l'ENI s.p.a.; resistevano i lavoratori. Con sentenza depositata il 17.1.14, la Corte d'appello di Napoli respingeva l'eccezione di difetto di interesse ad agire ed escludeva che la cessione di quattro unità lavorative e nove autobotti fosse riconducibile ad una legittima cessione di ramo di azienda, sicché rigettava il gravame. Per la cassazione di tale sentenza propone ricorso, notificato solo al Ciotola ed al Lapreda, l'ENI s.p.a., affidato a tre motivi, cui resistono i detti lavoratori con controricorso.
La Corte rigetta il ricorso. Condanna il ricorrente al pagamento delle spese del presente giudizio di legittimità, che liquida in €.200,00 per esborsi, €.5.250,00 per compensi professionali, oltre spese generali nella misura del 15%.