l'I.N.P.S. vince in Cassazione contro Equitalia Sud S.p.a. e Vitale Cataldo
Pubblicato il: 3/4/2021
Equitalia Sud S.p.a. è stata difesa dall'Avv.to Giancarlo Gentile mentre Vitale Cataldo è stato difeso dall'Avv.to Santino Foresta.
La Corte d'appello di Catanzaro, con sentenza del 31 luglio 2014, in accoglimento del gravame svolto da Vitale Cataldo ha riformato la sentenza di primo grado e dichiarato inefficace la cartella opposta e inesistente il credito iscritto a ruolo.
La Corte territoriale ha ritenuto non assolto, dall'INPS e da Equitalia, l'onere di provare la perdurante riferibilità, al destinatario della cartella, del luogo di notificazione della cartella a fondamento dell'intimazione di pagamento oggetto di contestazione, e decorso il termine quinquennale di prescrizione dei contributi IVS per lavoratori dipendenti relativi all'anno 2005, in considerazione dell'unico valido atto interruttivo, costituito dall'intimazione di pagamento in data 31 marzo 2011. Avverso tale sentenza ricorre l'INPS, anche quale procuratore speciale della S.C.C.I. s.p.a. , con ricorso affidato ad un motivo, cui resistono, con controricorso, Vitale Cataldo e, con controricorso adesivo Equitalia SUD.
La Corte accoglie il ricorso, cassa la sentenza impugnata e rinvia, anche per le spese del giudizio di legittimità, alla Corte d'appello di Reggio Calabria.