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La Corte si esprime a favore dell'Asl 2 di Lanciano Vasto Chieti


Pubblicato il: 2/18/2021

Nel procedimento D'Agostino Ivo è stato rappresentato dall'Avv.to Antonio Giuseppe D'Agostino mentre l'Asl 2 di Lanciano Vasto Chieti è stata difesa dall'Avv.to Germano Belli.

La Corte d'Appello di L'Aquila, con la sentenza n. 761 del 2018, ha accolto il reclamo proposto dalla Azienda sanitaria locale (ASL) 2 Lanciano-Vasto-Chieti, nei confronti di D'Agostino Ivo, e in riforma della sentenza del Tribunale di Chieti emessa tra le parti, ha dichiarato la legittimità del licenziamento irrogato a quest'ultimo.

Il Tribunale - essendo stato addebitato al lavoratore di avere commesso i fatti a lui ascritti nel procedimento penale n. 2319/13 come contestati nei capi di imputazione di cui al menzionato procedimento ed intesi come integralmente riportati e trascritti, tutti riferibili al fatto che, nella sua qualità di assessore alle politiche della casa del Comune di Chieti (per l' espletamento del cui mandato si era posto in aspettativa dalla ASL) aveva costretto con violenza le persone ivi menzionate a subire atti sessuali in cambio dell'assegnazione di alloggi popolari abusando delle sue funzioni e nell'esercizio delle stesse - aveva ritenuto, anche alla luce dell'interrogatorio libero del lavoratore, che la ASL fosse venuta a conoscenza dei fatti già nel corso del 2013, e quantomeno nel 2015, in ragione di un colloquio tra il lavoratore e il direttore amministrativo, così chè il procedimento disciplinare promosso nel marzo 2016 era tardivo, atteso che l'Amministrazione non avrebbe dovuto aspettare l'esito del procedimento penale, ma avrebbe potuto iniziare il procedimento disciplinare e sospenderlo nell'attesa della definizione di quello penale. Per la cassazione della sentenza di appello ricorre il lavoratore prospettando quattro motivi di impugnazione. Resiste l'ASL con controricorso.

La Corte rigetta il ricorso. Condanna il ricorrente al pagamento delle spese di giudizio che liquida in euro 5.000,00 per compensi professionali, euro 200,00 per esborsi, spese generali in misura del 15% e accessori di legge.