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La Corte rigetta il ricorso dell'I.N.P.S. contro Pelligra Roberto


Pubblicato il: 2/18/2021

Pelligra Roberto è stato rappresentato e difeso dagli Avv.ti Marcello Bonotto e Roberto Restelli.

Con sentenza depositata il 9.4.2018, la Corte d'appello di Milano ha confermato la pronuncia di primo grado che aveva accolto l'opposizione proposta da Roberto Pelligra avverso l'avviso di addebito con cui l'INPS gli aveva ingiunto di pagare i contributi previdenziali ritenuti dovuti sul presupposto che l'ammontare da corrispondere alla Gestione commercianti dovesse essere commisurato non soltanto sul reddito percepito quale amministratore e legale rappresentante della Roberto Pelligra s.r.I., ma altresì al reddito percepito quale socio di capitale in altre società.

La Corte, in particolare, ha ritenuto che i redditi di capitale percepiti in quanto socio non lavoratore non potessero essere assoggettati all'imponibile contributivo, trattandosi di redditi provenienti da società a beneficio della quale non era provato lo svolgimento di alcuna attività lavorativa. Avverso tali statuizioni ha proposto ricorso per cassazione l'INPS, deducendo un motivo di censura. Roberto Pelligra ha resistito con controricorso.

La Corte rigetta il ricorso e condanna parte ricorrente alla rifusione delle spese del giudizio di legittimità, che si liquidano in Euro 3.700,00, di cui Euro 3.500,00 per compensi, oltre spese generali in misura pari al 15 % e accessori di legge.