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Il Consiglio di Stato respinge l'appello di Timi Ama S.p.a. contro la Regione Sardegna


Pubblicato il: 7/26/2021

Timi Ama S.p.a. è stata rappresentata e difesa dall’avvocato Gian Michele Gentile. Regione Autonoma della Sardegna è stata rappresentata e difesa dagli avvocati Mattia Pani e Andrea Secchi. La società Cala Giunco s.r.l. è stata rappresentata dall’avvocato Silvio Pinna.

La società Timi Ama S.p.a. è proprietaria di un complesso alberghiero nel Comune di Villasimius in prossimità dello stagno di Notteri.

Nel 2010 la società presentava al Comune un progetto di adeguamento e ampliamento in virtù dell’art. 4 della legge regionale 4 ottobre 2009, n. 4.

Con nota del 27 giugno 2012 la Regione Sardegna, in sede di valutazione ambientale, faceva presente che la zona dell’area stagnale interessata risulta di proprietà del demanio marittimo.

Trattandosi di opere poste all’interno della fascia di 300 mt dalla linea di battigia in zona turistica F, “l’incremento volumetrico ammissibile dovrà essere contenuto all’interno del 10% della volumetria esistente al 31 marzo 2009”.

Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Quarta), definitivamente pronunciando sull’appello, n. 8842 del 2017, di cui in premessa, lo respinge.

Condanna la società Timi Ama S.p.a. alla rifusione delle spese di giudizio in favore della Regione autonoma della Sardegna che liquida complessivamente in euro 5.000,00 (cinquemila/00), oltre agli accessori di legge (I.V.A., C.P.A. e rimborso spese generali al 15%).

Pone le spese della verificazione a carico della società appellante.

Ordina che la presente sentenza sia eseguita dall'autorità amministrativa.