La Corte Suprema di Cassazione si esprime a favore di Igp Decaux Spa
Pubblicato il: 11/19/2021
Il Comune di Firenze è stato rappresentato dagli Avv.ti Lepore Giuseppe, Canuti Chiara, Pacini Debora, Rogai Gianna e Sansoni Andrea. Igp Decaux Spa è stato difeso dagli Avv.ti Manzi Luigi, Lorigiola Fulvio e Moschetti Francesco.
L'associazione delle aziende pubblicitarie impugnava dinanzi al TAR la deliberazione consiliare di approvazione 20/38 del regolamento ed istitutiva del canone sugli impianti pubblicitari e la successiva delibera comunale; il giudice amministrativo respingeva il ricorso con sentenza confermata dal Cd.S.
L'associazione delle aziende pubblicitarie italiane impugnava anche le delibere della Giunta comunale nn. 99 del 2002 e 290 del 2001 nonché la n. 20 del 200l.Anche in questo caso, il Tar respinse il relativo ricorso. La società IGP Decaux opponeva il diniego di rimborso delle somme versate per le imposte pubblicitarie, sul rilievo del mancato adeguamento delle tariffe comunali, per l'importo di euro 105.048,10.La CTP di Firenze dichiarava con sentenza l'inammissibilità del ricorso in quanto era divenuto definitivo l'atto impositivo, decisione riformata in sede di gravame proposto dalla contribuente, sul presupposto che l'ente avrebbe dovuto adeguare le tariffe a seguito dell'art. 7 octies del d.l. n. 7/2005 fin dall'esercizio del 2005, potendole adeguare successivamente a detta data solo in base all'indice ISTAT. Avverso la sentenza n. 1888/2014 della CTR della Toscana l'ente comunale ricorre per cassazione affidandosi a quattro motivi. L'ente contribuente si è difeso con controricorso.
La Corte Suprema di Cassazione; dichiara l'inammissibilità del ricorso; compensa le spese del giudizio di legittimità tra le parti.