Notizie

MF - I ranking di Class Editori | Best of

La Corte di Cassazione si esprime a favore dell'Università degli Studi di Bergamo


Pubblicato il: 9/29/2021

Nel procedimento Thompson John Paul è stato rappresentato e difeso dagli Avv.ti Luigi Manzi e Lorenzo Picotti.

Con la sentenza n. 535 del 2013, la Corte di cassazione ha accolto il settimo e il nono motivo del ricorso proposto da Thompson Jhon Paul nei confronti dell'Università degli Studi di Bergamo e dell'INPS, avverso la sentenza emessa tra le parti dalla Corte d'Appello di Brescia il 22 settembre 2006, e ha cassato la sentenza impugnata in relazione ai motivi accolti rinviando, anche per le spese, alla Corte di Appello di Trento. La Corte ha cassato la sentenza di appello impugnata con rinvio alla Corte d'Appello di Trento, in relazione ai suddetti motivi accolti.

Affermava, quindi, che la verifica della corrispondenza del trattamento economico, in concreto applicato al lavoratore, alla normativa di riferimento, effettuata tramite CTU, era pervenuta alla conclusione che l'Università aveva erogato un trattamento retributivo superiore rispetto a quello derivante dall'applicazione del d.l. del 2004 e dell'art. 26 della legge n. 240 del 2010. Rigettava le censure di nullità della CTU, non essendovi stato vulnus al diritto di difesa e al principio del contraddittorio. Per la cassazione della sentenza di appello ricorre il lavoratore prospettando nove motivi di impugnazione. Resiste l'Università degli Studi di Bergamo con controricorso. L'INPS ha depositato procura alle liti in calce al ricorso notificato.

La Corte rigetta il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle spese del giudizio di cassazione liquidate, in favore dell'Università degli Studi di Bergamo, in €200,00 per esborsi ed €4.000,00 per competenze professionali, oltre al rimborso delle spese prenotate a debito.