Il Consiglio di Stato respinge il ricorso di Telecom Italia contro il Comune di Avellino
Pubblicato il: 7/1/2021
Nel procedimento Telecom Italia S.p.A. è stata rappresentata e difesa dagli avvocati Giovanni Zucchi e Mario Sanino. Il Comune di Avellino è stato difeso dagli avvocati Amerigo Bascetta e Giovanni Santucci De Magistris.
Con provvedimento in data 13 febbraio 2001, il Comune di Avellino ingiungeva a Telecom Italia Mobile S.p.A. il pagamento, in solido con IM.SER. S.p.A., della somma di € 231.256,36, quale sanzione pecuniaria per la realizzazione, in assenza di autorizzazione, di un traliccio in ferro sormontato da talune antenne, posto sulla centrale telefonica della Via San Tommaso.
Con ricorso N.R.G. 815 del 2002, proposto innanzi alla Sezione staccata di Salerno del T.A.R. della Campania, veniva chiesto l’annullamento del provvedimento anzidetto. Costituitasi l’Amministrazione comunale di Avellino, il Tribunale ha respinto il ricorso, con condanna della ricorrente al pagamento delle spese di lite. Avverso tale pronuncia, Telecom Italia S.p.A. ha interposto appello, notificato il 2 dicembre 2013 e depositato il successivo 23 dicembre.
Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale, definitivamente pronunciando sull’appello, lo respinge. Condanna l’appellante Telecom Italia S.p.A., in persona del legale rappresentante, al pagamento, in favore del Comune di Avellino, delle spese del presente grado di giudizio, liquidate nella misura di € 3.000,00 oltre spese generali ed accessori come per legge.