Il Consiglio di Stato respinge il ricorso di Unicredit S.p.a.
Pubblicato il: 5/12/2021
Nel procedimento Unicredit S.p.A. è stata rappresentata e difesa dall'avvocato Salvatore Ziino.
Unicredit s.p.a. ha chiesto al TAR Lazio di accertare l’illegittimità del silenzio serbato dall’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (d’ora innanzi ANBSC) sull’istanza del 6 settembre 2019, contenente intimazione ad adempiere a quanto prescritto dalla legge 228/2012 in caso di beni confiscati oggetto di ipoteca a favore dei creditori.
A sostegno del ricorso, Unicredit, dopo aver premesso che ai sensi dell’art. 1 commi 199 e 205, i creditori muniti di ipoteca su beni confiscati alla criminalità organizzata devono proporre domanda di ammissione del credito al giudice dell’esecuzione presso il Tribunale, ha dedotto di versare nelle predette condizioni e di essere stato ammessa al pagamento, nonché di averne dato immediata comunicazione ad ANBSC ai fini della liquidazione dei beni.
Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale, definitivamente pronunciando sull'appello, lo respinge. Condanna l’appellante alla refusione delle spese di lite sostenute dall’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, forfettariamente liquidate in €. 2.500, oltre oneri di legge.