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La Corte accoglie parzialmente il ricorso della Banca di Credito Cooperativo di Scafati e Cetara


Pubblicato il: 11/16/2021

Nel procedimento la Banca di Credito Cooperativo di Scafati e Cetara è stata assistita dagli Avv.ti Bruno Cossu e Michele De Felice mentre Vertenza Paolo è stato rappresentato e difeso dagli Avv.ti Giuseppe Marziale e Patrizia Totaro.

Paolo Vertenza proponeva reclamo avverso la sentenza del Tribunale di Torre Annunziata n.1569\18, che aveva rigettato la sua domanda di impugnativa del licenziamento intimatogli il 30.7.05 dalla Banca di credito cooperativo di Scafati e Cetara per "aver rilasciato in data 8.3.13 una dichiarazione di identificazione ed "adeguata verifica" della cliente (Oramed s.r.I.) in assenza di formale e valida richiesta da parte della società finanziaria interessata e recante in calce firma palesemente apocrifa del legale rappresentante di Oramed s.r.l.  

Corte d'appello di Napoli, con sentenza pubblicata il 23.1.19, accoglieva il reclamo dichiarando l'illegittimità del licenziamento con conseguente ordine di reintegra del Vertenza nel suo posto di lavoro e condanna della datrice di lavoro al pagamento di una indennità pari a 12 mensilità dell'ultima retribuzione globale di fatto mensile, oltre al versamento della relativa contribuzione omessa, compensando le spese di lite. Avverso tale sentenza proponeva ricorso per cassazione la Banca, affidato a sei motivi; resiste il Vertenza con controricorso.

La Corte accoglie il secondo motivo di ricorso e dichiara assorbiti gli altri. Cassa la sentenza impugnata in relazione alla censura accolta e rinvia, alla Corte d'appello di Napoli in diversa composizione.