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La Cassazione si esprime a favore dei lavoratori nel ricorso proposto da Telecom Italia S.p.A.


Pubblicato il: 11/30/2021

Nel procedimento Telecom Italia S.p.A. è stata rappresentata e difesa dagli Avv.ti Arturo Maresca, Enzo Morrico, Franco Raimondo Boccia e Roberto Romei dello Studio Maresca, Morrico Boccia & Associati. I controricorrenti sono stati assistiti dall'Avv.to Marco Petrocelli.

La controversia si origina poichè i controricorrenti, dipendenti di telecom con funzioni di tecnici di manutanzione, installazione e riparazione, lamentavano che per effetto dell'accordo collettivo del 27.3.13 il loro orario lavorativo era aumentato a 8 ore e 8 minuti, per complessive 40 ore e 40 minuti settimanali, e che parte di questo, corrispondente ai tempi di spostamento da e per le work requests, non era retribuita (causa franchigia). Ad avviso dei ricorrenti, il predetto accordo era, pertanto, illegittimo perché contrario all'art.2 lett. a) d. Igs. n.66\03. Per la cassazione di due sentenze propone ricorso la Telecom, affidato a due motivi; resistono i lavoratori con controricorso.

La Corte dichiara cessata la materia del contendere tra la Telecom e i controricorrenti Sabot e Sinigoi, compensando le relative spese di lite. Rigetta per il resto il ricorso Telecom, che condanna al pagamento delle spese del presente giudizio di legittimità, che liquida in €.200,00 per esborsi, €.5.250,00 per compensi professionali, oltre spese generali nella misura del 15%, i.v.a. e c.p.a