La Corte rigetta la domanda della lavoratrice nei confronti dell'Inps.
Pubblicato il: 12/14/2021
L'I.N.P.S. è stata rappresentata dagli avvocati Antonietta Coretti, Mauro Sferrazza, Vincenzo Stumpo, Vincenzo Triolo, mentre Lidia Dronova è stata rappresentata dagli avvocati Alessandra Vicinanza e Valentino Imberti.
Con sentenza del 18 settembre 2018, la Corte d'appello di Milano condannava l'Inps a corrispondere a Lidia Dronova (che aveva prestato attività lavorativa alle dipendenze di Figurella Loreto s.r.l. dal 3 novembre 1997 all'8 giugno 2010 e quindi senza soluzione di continuità di Figurella Forever s.r.I., quale cessionaria dalla prima del ramo d'azienda cui era addetta, fino alle dimissioni rassegnate il 31 marzo 2015) la somma di C 1.992,85, oltre rivalutazione ed interessi, a titolo di T.f.r. maturato fino al momento della cessione (C 8.056,12), detratto quanto ricevuto in corso di causa dalla seconda (C 6.133,27 lordi): così riformando la sentenza di primo grado, che aveva invece rigettato la domanda della lavoratrice.
La Corte accoglie il ricorso; cassa la sentenza impugnata e, decidendo nel merito, rigetta la domanda della lavoratrice nei confronti dell'Inps.