La Corte rigetta il ricorso di Grandi Stefano contro l'INAIL
Pubblicato il: 2/18/2022
Grandi Stefano è stato rappresentato da Carlo Totino e Angelo Caldarello. Luciana Romeo e Lucia Puglisi hanno rappresentato INAIL.
Con sentenza depositata il 26.10.2018, la Corte d'appello di Ancona ha confermato la pronuncia di primo grado che, in parziale accoglimento della domanda proposta da Stefano Grandi, aveva condannato l'INAIL a costituire in suo favore una rendita per l'infortunio in itinere occorsogli il 23.4.2012, per il quale era residuata a suo carico un'invalidità permanente parziale pari all'8%. La Corte, per quanto qui rileva, ha disatteso l'istanza di rinnovazione della CTU espletata in prime cure e ha ritenuto che la quantificazione del grado di invalidità fosse stata effettuata correttamente, essendosi l'infortunio inserito in un ambito personologico che avrebbe avuto un ruolo rilevante nello sviluppo dei disturbi clinici successivamente rilevati e non ponendosi alcun problema di concorso di cause, dovendo reputarsi l'infortunio quale unica causa efficiente della malattia psichica successivamente insorta. Avverso tali statuizioni Stefano Grandi ha proposto ricorso per cassazione, deducendo due motivi di censura. L'INAIL ha resistito con controricorso, proponendo altresì ricorso incidentale per un motivo. Stefano Grandi ha altresì depositato memoria con cui ha eccepito l'inammissibilità dell'impugnazione incidentale dell'INAIL per intervenuto giudicato interno. Il Pubblico ministero ha depositato conclusioni scritte, con le quali ha chiesto il rigetto del ricorso principale e l'accoglimento del ricorso incidentale.