La Corte rigetta il ricorso di INAIL nei confronti di Gulli' Sebastiano
Pubblicato il: 2/18/2022
Luciana Romeo e Emilia Favata hanno rappresentato INAIL e Francesco Nucara ha rappresentato Gulli' Sebastiano.
La Corte d'appello di Reggio Calabria, con sentenza n. 1682 del 2014, in parziale riforma della sentenza impugnata, ha condannato l'INAIL a corrispondere all'attuale intimato, operatore ecologico alle dipendenze del comune di Reggio Calabria, la rendita per malattia professionale (ipoacusia bilaterale) nella misura del 19,25 per cento dal 1° marzo 2005 e nella misura complessiva del 29 per cento (ricomprendendovi anche la lombosciatalgia) dal 13 dicembre 2005.
La Corte di merito, rinnovato l'esame peritale, ha riconosciuto l'eziologia professionale della spondiloartrosi lombare sinistra con disco Bulgin L4-L5 determinata dall'esposizione del sistema muscolo-scheletrico a un sovraccarico biomeccanico qualificando l'invalidità al 12 per cento (codice 213 d.m. 12 luglio 2000) considerando l'esposizione in termini di intensità e durata dovuta all'attività lavorativa di movimentazione dei cassonetti dei rifiuti, svolta dal 1993 al 2004; quanto all'ipoacusia bilaterale, l'applicazione della tabella elaborata da Marello conduceva ad una percentuale del 19,25 per cento.
In applicazione della formula di Gabrielli alle patologie così accertate, la Corte territoriale ha quantificato l'inabilità lavorativa totale al 29 per cento, riconoscendo che la lombosciatalgia era conclamata documentalmente da febbraio 1996, mentre l'ipoacusia bilaterale da giugno 2006 (esame audiometrico), facendo decorrere, in conclusione, l'ipoacusia dal 10maggio 2005, non avendo l'INAIL contestato la decorrenza ed essendo stato il gravame limitato alla quantificazione dei postumi, e la lombosciatalgia dalla data della domanda (13.12.2005), non potendo essere anteriore alla domanda susseguente ad infortunio sul lavoro del 1996.
Avverso tale sentenza ricorre l'INAIL, con ricorso affidato ad un motivo, cui resiste, con controricorso, Gulli' Sebastiano.
L'Ufficio del Procuratore Generale ha rassegnato conclusioni scritte chiedendo il rigetto del ricorso.