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La Corte accoglie il ricorso di De Bernardo Giuseppina nei confronti del Ministero della Giustizia


Pubblicato il: 5/20/2022

Giovambattista Ferriolo e Ferdinando Abbate hanno rappresentato De Bernardo Giuseppina.

Con decreto monocratico la Corte d'appello di Perugia, per quel che qui residua di rilievo, condannò il Ministero della Giustizia a pagare in favore di Giuseppina De Bernardo, a titolo d'equo indennizzo per la non ragionevole durata di un processo civile, la somma di C 1.500,00, oltre interessi legali, nonché le spese processuali, liquidate in complessivi C 250,00, oltre accessori. La medesima Corte, in composizione collegiale, rigettò l'opposizione proposta dalla De Bernardo, con la quale era stata contestata l'entità delle spese e condannò l'opponente al pagamento delle spese in favore del Ministero della Giustizia, liquidate in C 1.198,50. Avverso quest'ultima determinazione Giuseppina De Bernardo proponeva ricorso corredato da due censure l'Amministrazione restava intimata, limitandosi a depositare atto con il quale faceva riserva d'eventualmente partecipare alla pubblica discussione. Venuto il processo alla trattazione della Sesta Sezione, esclusa evidenza decisoria, lo stesso veniva rimesso alla pubblica udienza, con ordinanza interlocutoria depositata il 3/6/2020. Fissata pubblica udienza, non essendo pervenuta dalle parti e dal P.G. richiesta di discussione orale, ai sensi dell'art. 23, co. 8bis, d. I. n. 137/2020, convertito nella I. n. 176/2000, si è proceduto in camera di consiglio. Il P. G. ha depositato le proprie conclusioni scritte e la ricorrente, memoria illustrativa

La Corte ha accolto il ricorso, nei limiti di cui in motivazione il ricorso, che nel resto rigetta, cassa il decreto impugnato e, decidendo nel merito, ridetermina in C 286,00 la liquidazione delle competenze, per il giudizio d'opposizione tenutosi innanzi al Collegio della Corte d'appello di Perugia, in favore del Ministero della Giustizia; dichiara irripetibili per intero le spese del giudizio di legittimità.