La Corte di Cassazione rigetta il ricorso proposto da Di Iulio Antonio & Figli S.r.l.
Pubblicato il: 4/21/2022
La società Di Iulio Antonio & Figli S.r.l. è stata rappresentata nel contenzioso dall'avvocato Evo Talone mentre INPS è stata difesa dagli avvocati Carla D'Aloisio, Antonino Sgroi, Emanuele De Rose, Lelio Maritato, Giuseppe Matano e Ester Ada Sciplino.
La Corte di appello di L'Aquila, con la sentenza impugnata, ha respinto il gravame proposto dalla odierna parte ricorrente avverso la decisione di primo grado che aveva rigettato l'opposizione al verbale di accertamento avente ad oggetto il pagamento della complessiva somma di euro 49.480,00 a titolo di contributi.
Per quanto solo rileva in questa sede, a fondamento del decisum, la Corte di appello ha ritenuto di poter utilizzare le dichiarazioni acquisite in sede ispettiva; le stesse, univoche e circostanziate e non superabili dalle prove contrarie articolate dall'appellante, in quanto generiche e indeterminate in ordine alle circostanze da provare, avevano indubbia valenza probatoria. Le risultanze escludevano la trasferta dei lavoratori, con ogni conseguenza in termini di diversa contribuzione dovuta.
La Corte territoriale ha, inoltre, osservato come, per verificare l'esatto calcolo dei contributi, secondo la regola del minimale contributivo, occorresse far riferimento, quale parametro retributivo, al complessivo importo delle voci retributive indicate nel contratto leader e procedere al raffronto tra l'ammontare dei contributi che ne risulta e quelli complessivamente versati.
Avverso la decisione ha proposto ricorso per cassazione la società in epigrafe, con due motivi, successivamente illustrati con memoria.
L'Inps ha conferito delega in calce alla copia notificata del ricorso.
La Corte rigetta il ricorso. Condanna parte ricorrente al pagamento delle spese del giudizio di legittimità che liquida in Euro 1.000,00, per compensi professionali, in Euro 200,00 per esborsi, oltre spese generali nella misura del 15% ed accessori di legge.