Il Consiglio di Stato accoglie il ricorso presentato dal Ministero della Cultura contro Federico Fabbri
Pubblicato il: 5/26/2022
Federico Fabbri è stato rappresentato dagli Avv.ti Luigi Napolitano e Andrea Napolitano.
Con denuncia del 19 febbraio 2019, il signor Umberto Medina richiedeva all’Ufficio Esportazione di Genova il rilascio dell’attestato di libera circolazione (ALC) della scultura in cera nera del Maestro Medardo Rosso, dal titolo «Ecce Puer», di cui era al tempo proprietario, la Soprintendenza di Genova proponeva al Ministero dei beni e delle attività culturali l’acquisto coattivo dell’opera al prezzo di € 200.000,00, indicato nella denuncia di ALC; le ragioni della proposta si basavano sulla relazione storico artistica allegata alla nota, redatta in data 25 marzo 2019 dalla Commissione dell’ufficio Esportazione di Genova, che faceva propri i contenuti di un parere istruttorio reso dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, che ne aveva suggerito l’acquisto per la Galleria medesima. con lettera del 23 aprile 2019, il sig. Medina rinunciava al rilascio dell’ALC al fine della conseguente estinzione automatica del procedimento di acquisto coattivo con indicazione che l’opera si trovava in deposito presso la Galleria Russo; successivamente, la scultura veniva acquistata dal signor Federico Fabbri, residente a Londra, come da scrittura del 10 maggio 2019 di consegna dell’opera da parte della Galleria Russo, depositaria dell’opera, e veniva trasferita provvisoriamente nell’appartamento della di lui moglie in Roma; il Ministero non veniva informato di tale passaggio di proprietà.
Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Sesta), definitivamente pronunciando sull’appello, come in epigrafe proposto, lo accoglie e, per l’effetto, in riforma della sentenza appellata, respinge il ricorso di primo grado. Compensa le spese del doppio grado di lite.
Ordina che la presente sentenza sia eseguita dall’autorità amministrativa.