La Corte di Cassazione accoglie il ricorso di Domenico Romano
Pubblicato il: 5/25/2022
Domenico Romano è stato rappresentato dagli Avv.ti Pantaleone Sulla e Sandro Cretella.
Domenico Romano ha proposto ricorso, con tre motivi, contro l'Agenzia delle entrate, che resiste con controricorso, avverso la sentenza della Commissione tributaria regionale della Calabria che - nella causa di impugnazione dell'avviso di accertamento che recuperava a tassazione ai fini Irpef, per l'annualità 2009, quale reddito di lavoro dipendente, le somme riconosciute dall'Azienda sanitaria provinciale (A.S.P. subentrata alla A.S.L. n. 5) di Crotone al proprio dipendente, dirigente medico presso il medesimo Ente, a titolo di risarcimento del danno, in esecuzione di un accordo transattivo a conclusione di una causa per la quantificazione del risarcimento, oggetto della pronuncia del Tribunale del lavoro di Crotone, che aveva condannato l'Azienda sanitaria a risarcire al proprio dipendente il danno derivante dalla violazione degli obblighi rimettendone la quantificazione ad un separato giudizio — nel contraddittorio dell'ufficio finanziario, ha accolto l'appello dell'ufficio avverso la sentenza (n.1332/2017) della Commissione tributaria provinciale di Catanzaro, favorevole alla parte privata.
La Corte accoglie il primo motivo di ricorso, rigettato il secondo ed assorbito il terzo; cassa la sentenza impugnata e, decidendo nel merito, accoglie il ricorso originario del contribuente; compensa le spese del doppio grado del giudizio di merito; condanna l'Agenzia delle entrate al pagamento in favore del ricorrente delle spese del giudizio di legittimità, che liquida in euro 1.500,00, per compensi, oltre il 15% per spese generali, euro 200,00 per esborsi ed accessori di legge, con attribuzione al procuratore antistatario.