Il Consiglio di Stato si esprime a favore della Regione Campania contro la Società “Le Carrubbe Immobiliare”
Pubblicato il: 3/30/2022
La Regione Campania è stata rappresentata e difesa dall’avvocato Angelo Marzocchella, contro la Società “Le Carrubbe Immobiliare” s.p.a. rappresentata e difesa dall’avvocato Lorenzo Bruno Antonio Molinaro.
Con ricorso al T.A.R. per la Campania (n.r.g. 4468 del 2010) la società “Le Carrube Immobiliare” s.p.a. (d’ora in avanti, solo la Società), nella allegata qualità di gestore di una attività turistico-ricettiva all’insegna “Garden Club Ischia” nel Comune di Forio di Ischia, con piscine di acque termali al suo interno: a) premetteva di aver chiesto alla Regione Campania, con istanza del 24 febbraio 2010, la riassegnazione della concessione per lo sfruttamento di ridette acque termali, dichiarata cessata con provvedimento del 2 luglio 2008, ai sensi dell’art. 33, lett. a), del r.d. n. 1443/1927, in quanto scaduta il 26 luglio 2003; b) aggiungeva di avere puntualmente riscontrato la pedissequa richiesta di integrazioni documentali formalizzata dagli uffici regionali, tra le quali anche la precisazione del mutamento societario da s.r.l. a s.p.a. e tuttavia di essersi vista notificare il rigetto dell’istanza, contenuto nel provvedimento in data 28 aprile 2010, sul ritenuto assunto che in base all’art. 21 del regolamento regionale n. 10 del 12 aprile 2010, nel frattempo entrato in vigore, non si poteva prescindere da una procedura ad evidenza pubblica.
Il Tribunale adito accoglieva il ricorso, condannando la Regione soccombente al pagamento delle spese di lite, sotto l’assorbente profilo che l’atto di diniego era stato adottato e motivato sulla base del solo rilievo dell’entrata in vigore del richiamato regolamento, la previsione del quale in ordine all’obbligo di procedura ad evidenza pubblica per il conferimento di concessioni oggetto di cessazione non avrebbe dovuto trovare applicazione giusta l’avvenuta presentazione della domanda in data antecedente la pubblicazione del provvedimento sul B.U.R.C. (n. 28 del 12 aprile 2010).
Avverso tale pronuncia ha presentato appello la Regione Campania per chiederne la riforma e il conseguente rigetto del ricorso di primo grado.
Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Seconda), definitivamente pronunciando sull’appello, lo accoglie.

