Fondazione Istituzioni Don Carlo Botta propone ricorso in Cassazione contro INAIL
Pubblicato il: 3/31/2022
Fondazione Istituzioni Don Carlo Botta è stata rappresentata dagli avvocati Ferdinando Della Corte e Simone Scelsa, contro INAIL difesa dagli avvocati Giandomenico Catalano e Lorella Frasconà.
Fondazione Istituzioni Don Carlo Botta proponeva ricorso 17142-2016 per la cassazione avverso la sentenza n. 46/2016 della corte d'appello di Brescia, depositata il 03/03/2016 R.G.N. 316/2015.
Il Tribunale di Bergamo accoglieva parzialmente il ricorso proposto dall'odierna Fondazione nei confronti dell'INAIL.
Controversa la classificazione dell'attività assistenziale e alberghiera fornita dalla predetta in favore degli ospiti della struttura, attraverso le prestazioni del personale ASA (assistenti socio-assistenziali), il Tribunale giudicava che l'attività in questione fosse complementare a quella di assistenza sanitaria, pure prestata dalla Fondazione in epigrafe (di seguito anche solo Fondazione), e che, pertanto, andasse inquadrata nella voce di tariffa propria di quest'ultima (la 0311) e non nella diversa voce in cui l'aveva inquadrata l'Inali ( la 0312).
La Corte d'appello di Brescia, in accoglimento dell'impugnazione dell'INAIL, ha, invece, integralmente rigettato la domanda della Fondazione.
Avverso la decisione, ha proposto ricorso la Fondazione, articolato in tre motivi.
La Corte rigetta il ricorso. Condanna parte ricorrente al pagamento delle spese del giudizio di legittimità, che liquida, in favore della parte controricorrente, in Euro 7.000,00 per compensi professionali, in Euro 200,00 per esborsi, oltre spese generali nella misura del 15% ed accessori di legge. Ai sensi dell'art. 13 comma 1 quater del D.P.R. 115 del 2002, dà atto della sussistenza dei presupposti processuali per il versamento, da parte della ricorrente, dell'ulteriore importo a titolo di contributo unificato pari a quello previsto per il ricorso, a norma del comma 1 bis dello stesso articolo 13, se dovuto.