Il Consiglio di Stato respinge l'appello proposto nei confronti dell'Aifa
Pubblicato il: 4/20/2022
Nel procedimento Centro Studi Rosario Livatino, Comunità Papa Giovanni Xxiii, Associazione Medici Cattolici Italiani, Osservatorio Parlamentare Vera Lex, Associazione Family Day-Difendiamo i Nostri Figli Aps, Associazione Pro Vita e Famiglia Onlus, Osservatorio Bioetico Siena, Associazione Giuristi per la Vita sono stata rappresentati dagli avvocati Francesco Cavallo, Domenico Menorello, Marcello Vinci, Fabio Agostoni, Francesco Napolitano, Antonella Perricelli
Con ricorso ritualmente notificato e depositato, le associazioni appellanti impugnavano dinanzi al TAR Lazio, Sezione Terza Quater, la determina a firma del Direttore generale dell’AIFA dell’8 ottobre 2020, recante la modica del regime di fornitura del medicinale per uso umano “EllaOne”, ulipristal, censurando molteplici profili: carenza di potere per essersi l’AIFA sostituita al Ministero della Salute; eccesso di potere per aver omesso l’Amministrazione di compiere adeguata istruttoria sui rischi connessi all’assunzione del farmaco; violazione di legge in relazione alla legge 194 del 1978 che disciplina l’interruzione volontaria di gravidanza, alla legge 219 del 2017 recante la disciplina in materia di consenso informato e disposizioni anticipate di trattamento e infine in relazione al D.lgs. 6 settembre 2006, n. 205, codice del consumo.
Con sentenza del 4 maggio 2021, n. 6657, la Sezione Terza Quater del Tar per il Lazio, sede di Roma, dopo aver riconosciuto in capo alle associazioni interesse ad agire perché portatrici di interessi superindividuali - disattendendo quindi l’eccezione in rito di parte appellata - ha respinto il ricorso.
La sentenza è stata impugnata con appello notificato all’AIFA, alla casa farmaceutica controinteressata e alla Federazione Nazionale Farmacisti in data 8 settembre 2021, depositato in data 6 ottobre 2021 e a mezzo del quale sono state riproposte le stesse censure di primo grado.
Si sono costituite in giudizio l’AIFA e la HRA Pharma Italia S.r.l. che hanno chiesto il rigetto del ricorso in appello e, per l’effetto, la conferma della sentenza resa dal Tribunale amministrativo regionale.