Apnoici e la Adusbef avviano una Class Action sui dispositivi per l'apnea notturna di Philips
Pubblicato il: 9/30/2022
Lo studio legale torinese Ambrosio&Commodo, per conto dell’Associazione nazionale Apnoici e della Adusbef, ha depositato la class action contro la multinazionale olandese per ottenere il ritiro degli apparecchi.
Philips nel 2021, diramando avvisi di sicurezza di diversa gravità, ha confessato l’esistenza di difetti nei propri dispositivi medici per l’apnea notturna CPAP e BiPAP, nonché in ventilatori per persone con insufficienza respiratoria. Tali prodotti contengono una schiuma fonoassorbente che può degradarsi ed essere inalata dagli utenti con danni gravi anche letali alla salute.
Vi sono milioni di utilizzatori nel mondo e decine di migliaia in Italia. I dispositivi medici sono di proprietà in maggioranza di HCP (Home Care Providers) e di strutture pubbliche, e in minore parte degli stessi privati utilizzatori.
Si tratta di un “incidente” grave ai sensi del Regolamento 745/17 per il quale Philips ha proposto un’azione correttiva e cioè ritiro o riparazione del dispositivo. Sostituire i dispositivi in discussione, dal punto di vista pratico significa o sostituire la vaschetta da cui proviene l’aria o cambiarli con un modello nuovo.
Per lo studio Ambrosio&Commodo il team impegnato nell'azione è coordinato dall’avvocato Stefano Bertone, dall’avvocato Renato Ambrosio e dall'avvocato Stefano Commodo.