Notizie

MF - I ranking di Class Editori | Best of

La Corte dichiara inammissibile il ricorso di Biagiotti Monica contro Tempor


Pubblicato il: 11/5/2022

Biagiotti Monica è stata rappresentata da Marta Matilde Didetti, Andrea Stramaccia, Lorenzo Calvani. Tempor è stata rappresentata da Francesco Hernandez e Federico Hernandez. INPS è stato rappresentato e difeso dagli avvocati Angelo Guadagnino e Cherubina Ciriello.

Monica Biagiotti, premesso di avere lavorato presso l'INPS dal 9.3.2009 al 31.3.2011 in forza di due contratti di somministrazione stipulati con Tempor s.p.a. Agenzia per il lavoro e di avere espletato le medesime mansioni dei dipendenti INPS di pari inquadramento, ha convenuto in giudizio l'ente utilizzatore e la società somministratrice chiedendo, ai sensi dell'art. 23, comma 1, d. Igs. n. 276/2003, nel testo all'epoca vigente, e ai sensi dell'art. 26 del contratto di assunzione sottoscritto con l'agenzia interinale, la condanna dei suddetti, in solido tra loro o secondo il diverso grado di responsabilità, al pagamento dei compensi accessori incentivanti disciplinati dalla contrattazione integrativa per i dipendenti INPS.

La domanda, accolta dal giudice di prime cure è stata, in riforma della sentenza del Tribunale, respinta dalla Corte di appello di Firenze.

Per la cassazione della decisione ha proposto ricorso Monica Biagiotti sulla base di due motivi; gli intimati hanno resistito con tempestivo controricorso, la società Tempor - Agenzia per il lavoro s.p.a. ha proposto contestuale ricorso incidentale condizionato affidato ad un unico motivo.

L'INPS e Tempor - Agenzia per il lavoro s.p.a. hanno depositato ciascuno memoria.

La Corte dichiara inammissibile il ricorso principale assorbito l'incidentale. Condanna parte ricorrente principale alla rifusione nei confronti dell'INPS e di Tempor Agenzia per il lavoro s.p.a. delle spese di lite che liquida in favore di ciascuno in C 3.000,00 per compensi professionali, C 200,00 per esborsi, oltre spese forfettarie nella misura del 15% e accessori come per legge.