La Corte dichiara inammissibile il ricorso di Tavilla Monica Daniela contro Nuovi Giunti Società' Cooperativa Sociale, Senza Macchia Societa' Cooperativa Sociale et al.
Pubblicato il: 11/9/2022
Tavilla Monica Daniela è stata rappresentata da Sassano Valentina. Nuovi Giunti Società' Cooperativa Sociale, Senza Macchia Societa' Cooperativa Sociale e Impatto Zero Societa' Cooperativa Sociale sono state assistite da Manfrino Roberto.
Con sentenza n. 657 pubblicata il 9.7.2019 la Corte d'appello di Torino, in sede di reclamo ex art. 1, comma 58, della legge n. 92 del 2012, ha dichiarato, in riforma della pronuncia di primo grado, l’insussistenza di un centro unico di imputazione del rapporto di lavoro di Monica Daniela Tavilla nei confronti delle cooperative Nuovi Giunti, Senza Macchia e Impatto Zero, cooperative consorziate al Consorzio MIP, con conseguente esclusione, nei confronti di dette cooperative, degli effetti della declaratoria di illegittimità del licenziamento (pronuncia adottata dal giudice dell’opposizione e passata in giudicato per mancata impugnazione) intimato (per giustificato motivo oggettivo) alla lavoratrice da suoi datori di lavoro, la cooperativa Terre di Mezzo e il Consorzio MIP.
La Corte distrettuale, sottolineato che tra le suddette cooperative e il Consorzio MIP era stato costituito, ex art. 2602 c.c., un’organizzazione comune per la gestione dei servizi amministrativi, di segreteria generale e di promozione commerciale, ha rilevato che le stesse dichiarazioni della Tavilla (rese in sede di interrogatorio formale) e i riscontri documentali dimostravano che il Consorzio non era un mero schermo formale ma, effettivamente, si occupava – anche tramite l’attività della lavoratrice - delle attività amministrative e commerciali delle cooperative consociate, le quali, poi, svolgevano attività economiche diverse e autonome (servizi di lavanderia o di pulizia o di stireria), senza alcuna commistione; ha aggiunto che era stato, altresì, accertato che i legali rappresentanti del Consorzio e delle cooperative erano risultati diversi soggetti, più volte cambiati nel tempo (e non solo Claudio Amisano e Elena Molinar Roet, in relazione ai quali alcune deposizioni testimoniali risultavano generiche) e che non era risultato che la Tavilla avesse fornito contemporaneamente la propria prestazione a tutte le società (ma, anzi, risultava provato che la stessa si era occupata solamente di mansioni amministrative e di segreteria, attività che svolgeva a favore del Consorzio MIP e che costituiva il servizio fornito dal Consorzio alle cooperative consociate).
La lavoratrice ha proposto, avverso tale sentenza, ricorso per cassazione affidato a due motivi. Le società cooperative Nuovi Giunti, Senza Macchia e Impatto Zero si sono costituite con un unico controricorso.
Il Procuratore generale ha chiesto l’inammissibilità, e in subordine, il rigetto del ricorso.
La Corte dichiara inammissibile il ricorso e condanna la ricorrente al pagamento delle spese di lite a favore della parte controricorrente, liquidate in euro 200,00 per esborsi e in euro 4.000,00 per compensi professionali, oltre spese generali al 15% ed accessori di legge.