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Il Consiglio di Stato si esprime sul ricorso proposto da Agro Po S.r.l. contro GSE


Pubblicato il: 11/10/2022

Agro Po S.r.l. è stato rappresentato dall’avvocato Max Diego Benedetti; Gestore dei Servizi Energetici S.p.A. è stato rappresentato dagli avvocati prof. Carlo Malinconico e Antonio Pugliese.

Con ricorso numero di registro generale 918 del 2021, proposto dalla Agro Po S.r.l., veniva richiesta la riforma della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio (Sezione Terza Ter) del 26 ottobre 2020, n. 10917.

Con ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio n.r.g. 5768/2020, proposto ai sensi dell’art. 117 c.p.a., la Agri Po S.r.l. esponeva di aver acquistato, in forza di decreto di trasferimento del 15 novembre 2016 emesso dal Tribunale fallimentare di Milano, il complesso dei beni aziendali relativo alla produzione di pellets della fallita società Italiana Pellets S.p.a., responsabile di un impianto termoelettrico a biomasse, ubicato in Corana (PV), avente accesso agli incentivi nella forma della c.d. tariffa fissa omnicomprensiva a norma dell’art. 16 del d.m. 18 dicembre 2008, e di essere quindi subentrata alla fallita società nella titolarità della convenzione TO101116 relativa al predetto impianto, giusta comunicazione del Gestore dei Servizi Energetici S.p.A. (d’ora innanzi GSE) del 22 gennaio 2019.

Con sentenza del 26 ottobre 2020, n. 10917, prescindendo dall’esame delle eccezioni di inammissibilità del ricorso sollevate dal GSE, il T.A.R. respingeva il ricorso.

Avverso la decisione di primo grado la Agri Po S.r.l. ha interposto appello.

Il GSE si è costituito in giudizio per resistere al gravame.

Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Seconda), definitivamente pronunciando sull’appello, lo respinge. Condanna la parte appellante al pagamento, in favore della parte appellata, delle spese del grado del giudizio, che liquida nella somma complessiva di € 3.000,00 (tremila/00), oltre accessori.