La Corte rigetta il ricorso di Nannini Massimo contro Thinklab Srl
Pubblicato il: 11/12/2022
Nannini Massimo è stato rappresentato e difeso dagli avvocati Barbara Bitelli e Federica Bitelli. Thinklab Srl è stato difeso da Paolo Di Candilo e Roberto Marco Andrea Ferrario.
Massimo Nannini propose ricorso avverso il licenziamento intimatogli dalla Thinklab s.r.l. in data 12/16.4.2013 per giusta causa deducendone l'illegittimità e chiedendo anche la condanna della convenuta società al pagamento delle retribuzioni dei mesi di marzo e aprile 2013 oltre che del TFR, mai erogati perché compensati in relazione ad un presunto danno da risarcire da ThinkLAB s.r.l. a O.S.L. s.r.l..
Il Tribunale di Modena, in esito all'istruttoria, accoglieva in parte il ricorso e confermata la legittimità del licenziamento condannava la società a corrispondere al Nannini le retribuzioni non erogate ed il TFR non corrisposto.
La Corte di appello di Bologna, investita del gravame in via principale da parte del Nannini e di quello incidentale della società li rigettava entrambi.
Il giudice di appello, per quanto ancora interessa, riteneva il recesso tempestivo ed assistito da giusta causa stante l'idoneità della condotta contestata ed accertata a ledere il vincolo fiduciario.
Per la cassazione della sentenza ha proposto tempestivo ricorso Massimo Nannini affidato a sei motivi. La ThinkLab s.r.l. in liquidazione ha resistito con tempestivo controricorso. Il Procuratore Generale ha concluso per il rigetto del ricorso ed entrambe le parti hanno depositato memorie illustrative.
La Corte rigetta il ricorso. Condanna il ricorrente al pagamento delle spese del giudizio di legittimità che si liquidano in C 4.000,00 per compensi professionali, C 200,00 per esborsi, 15% per spese forfetarie oltre agli accessori dovuti per legge.