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La Corte si esprime sul ricorso di Ricevuto Antonio contro Cotral S.p.A.


Pubblicato il: 11/12/2022

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Con sentenza n. 2340 del 2018, la Corte d'Appello di Roma ha rigettato l'impugnazione proposta da Antonio Ricevuto nei confronti di Cotral S.p.A., confermando la sentenza di primo grado, che aveva ritenuto legittima la irrogazione al lavoratore del licenziamento per giusta causa in considerazione del rinvio a giudizio dell'appellante: in particolare, il Ricevuto era stato imputato per concorso nel reato di abuso di ufficio, in veste di Amministratore Delegato, in ordine ad una serie di irregolarità nella procedura di selezione di venti operatori qualificati con contratto a tempo indeterminato e cinquanta con contratto di apprendistato, secondo la delibera del C.d.A. n. 21 del 2008, nonché per concorso nel reato di falso in atto pubblico in riferimento ai verbali di commissione di esame e di formazione della graduatoria finale.

Segnatamente, la Corte aveva condiviso l'iter motivazionale del Tribunale, che aveva ritenuto infondata l'eccezione del lavoratore relativa alla tardività della contestazione disciplinare del 5 giugno 2015 - per essere decorsi tre anni dalla conclusione dell'indagine svolta da una Commissione d'inchiesta interna alla Società e relativa alla irregolarità nelle assunzioni - facendo essa seguito al rinvio a giudizio del Ricevuto del 5 febbraio 2015 e non essendo emersi elementi che deponessero per il coinvolgimento del ricorrente nella fase precedente.

Era stata, inoltre, ritenuta priva di fondatezza anche l'eccezione riguardante la genericità della contestazione e rigettata la domanda del dipendente volta al pagamento dell'indennità delle ferie non godute nell'anno 2015. 2. Per la cassazione della pronuncia propone ricorso Antonio Ricevuto, affidandolo a quattro motivi.

Resiste, con controricorso, Cotral S.p.A.

La Corte respinge i primi tre motivi di ricorso. Accoglie il terzo. Cassa la sentenza impugnata in relazione al motivo accolto e rinvia la causa alla Corte d'appello di Roma, in diversa composizione, anche in ordine alle spese relative al giudizio di legittimità.