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La Corte riunisce i ricorsi e si esprime a favore dell'Agenzia delle Entrate


Pubblicato il: 11/15/2022

Nel procedimento Tondo Pierpaolo è stato rappresentato dagli Avv.ti Luigi Giuliano, Marialucrezia Turco, Luciano Ancora.

La Corte d’Appello di Lecce, con sentenza n. 265 del 28 febbraio 2020, ha respinto il reclamo proposto da Pierpaolo Tondo avverso la sentenza del Tribunale di Brindisi che, all’esito del giudizio di opposizione ex lege n. 92/2012, aveva confermato l’ordinanza pronunciata a definizione della fase sommaria ed aveva ritenuto legittimo il licenziamento intimato al ricorrente dall’Agenzia delle Entrate il 30 gennaio 2017.

Al Tondo, dipendente dell’Agenzia all’epoca dei fatti comandato presso il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, era stato contestato di avere avuto rapporti anomali con un faccendiere e con imprenditori dediti alla commissione di delitti e di essersi reso disponibile, dietro corresponsione di denaro e di altre utilità, ad offrire soluzioni di natura fiscale alle problematiche avanzate dagli imprenditori.

L’Agenzia, senza valorizzare la rilevanza penale delle condotte, aveva contestato al dipendente di avere violato l’obbligo di esclusività imposto dall’art. 60 del d.P.R. n. 3/1957 nonché il Codice di Comportamento dei dipendenti pubblici, approvato con d.P.R. n. 62/2013, per avere svolto attività vietata e incompatibile con la sua posizione lavorativa, dietro corresponsione di denaro.