Il Consiglio di Stato si esprime a favore del Comune di Fino Mornasco e di Esselunga.
Pubblicato il: 7/9/2022
Il Comune di Fino Mornasco è stato rappresentato nel contenzioso dall'avvocato Bruno Bianchi, la società Cooperativa Edilizia di Fino Mornasco s.p.a. dall’avvocato Paola Bastonini mentre Esselunga s.p.a. è stata difesa dall'avvocato Aldo Russo.
Giunge all’esame del Consiglio di Stato l’appello proposto dal Comune di Fino Mornasco e dalla società Esselunga s.p.a. avverso la sentenza del T.a.r. per la Lombardia, sede di Milano, n. 1969 del 6 settembre 2021.
Il processo di primo grado ha deciso cinque ricorsi riuniti, concernenti un’unica vicenda amministrativa, relativa alla realizzazione di una grande struttura di vendita localizzata nell’ambito del territorio comunale e al rifacimento di alcune strade situate nelle immediate vicinanze di questo centro commerciale e degli edifici appartenenti alla Cooperativa edilizia ricorrente.
Con il primo ricorso, n. 531/2017, notificato in data 9 marzo 2017 e depositato in pari data, proposto dalla Cooperativa Edilizia di Fino Mornasco s.p.a., si è proceduto ad impugnare l’autorizzazione paesaggistica n. 6/2016, rilasciata dal Comune di Fino Mornasco, “relativa all’istanza presentata da Colombo S.p.A. industrie tessili per la realizzazione di opere di urbanizzazione relative alla realizzazione di G.S.V. nell’area ambito di riconversione terziaria-commerciale – ARTC/PA3 via Risorgimento – opere di lotto – ampliamento della sezione stradale di via Livescia in funzione della realizzazione di un sottovia alla linea ferroviaria presso via Scalabrini, su un’area sita nel Comune di Fino Mornasco”.
Con il secondo ricorso n. 263/2018, notificato in data 2 novembre 2017 e depositato in data 31 gennaio 2018, proposto dalla Cooperativa Edilizia di Fino Mornasco s.p.a., si è proceduto ad impugnare:
a) la deliberazione di consiglio comunale n. 25 del 29 giugno 2017, pubblicata il 28 luglio 2017, di approvazione del Piano attuativo e l’autorizzazione commerciale n. 1/2017, rilasciata dal Comune di Fino Mornasco alla società Esselunga s.p.a. e pubblicata sul B.U.R.L. in data 5 luglio 2017;
b) ogni altro atto presupposto e conseguente, ivi compresi la deliberazione C.C. n. 27 del 6 giugno 2016 di adozione del Piano; l’avviso di avvio del procedimento di apposizione del vincolo preordinato all'esproprio prot. n. 10556 del 4 luglio 2016; il Decreto della Regione Lombardia, conclusivo della conferenza dei servizi, n. 214 del 13 gennaio 2017; il parere reso dalla Regione Lombardia in sede di conferenza di servizi per il rilascio dell'autorizzazione commerciale; il parere reso dalla Provincia di Como in sede di conferenza dei servizi per il rilascio dell'autorizzazione commerciale;
c) l’Accordo di programma, sottoscritto il 22 marzo 2016, tra il comune di Fino Mornasco, la Provincia di Como ed il comune di Cassina Rizzardi e relativo al progetto di riqualificazione viabilistica concernente l'ambito ARTC/PA – 3 via Risorgimento.
2.3. Con il terzo ricorso n. 459/2019, notificato in data 18 febbraio 2019 e depositato in data 1 marzo 2019, proposto dalla Cooperativa Edilizia di Fino Mornasco s.p.a., si è proceduto ad impugnare:
a) la deliberazione G.C. n. 233 del 28 novembre 2018 con la quale il Comune di Fino Mornasco ha approvato il progetto definitivo dei lavori di risezionamento della Via Livescia e Via Marco Polo, lavori dichiarati di pubblica utilità;
b) la delibera C.C. n. 27/2016 di adozione del Piano attuativo di Via Risorgimento;
c) la delibera C.C. n. 25/2017 di approvazione del Piano attuativo e di apposizione del vincolo preordinato all'esproprio;
d) l’autorizzazione commerciale n. 1/2017.
Con il quarto ricorso n. 2481/2019, notificato in data 31 luglio 2019 e depositato in data 21 novembre 2019, proposto dalla società Cooperativa Edilizia di Fino Mornasco s.p.a., si è proceduto ad impugnare la deliberazione della G.C. di Fino Mornasco n. 90 del 3 aprile 2019 di approvazione del progetto esecutivo dei lavori di risezionamento della via Livescia e Via Marco Polo.
Con il quinto ricorso n. 2755/2019, notificato in data 16 dicembre 2019 e depositato in data 20 dicembre 2019, proposto dalla Cooperativa Edilizia di Fino Mornasco s.p.a., si è proceduto ad impugnare il decreto di espropriazione per pubblica utilità degli immobili necessari alla realizzazione del progetto di risezionamento della Via Livescia e Via Marco Polo, con contestuale chiusura del passaggio a livello (contestuale costituzione coattiva di servitù e occupazione temporanea non finalizzata all’esproprio), n. 3 del 16 ottobre 2019, notificato il 17 ottobre 2019.
Questi i fatti salienti del giudizio.
Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Quarta), definitivamente pronunciando sugli appelli n.r.g. 10065/2021 e 10111 del 2021, li accoglie e, per l’effetto, in riforma della sentenza di primo grado dichiara l’inammissibilità dei ricorsi nn. 531/2017, 263/2018 e 2755/2019, e improcedibili i ricorsi nn. 459/2019 e 2481/2019.