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La Corte si esprime a favore dell'ASL di Salerno


Pubblicato il: 11/25/2022

Nel procedimento Anna Coppola è stata rappresentata dall'avv. Mario Cretella, mentre l'ASL di Salerno è stata rappresentata dagli avvocati Rosa Russo e Lucia Fiorillo.

Con sentenza del 27 dicembre 2019, la Corte d’Appello di Salerno, in riforma della decisione resa dal Tribunale di Nocera Inferiore, rigettava la domanda proposta da Anna Coppola, collaboratrice amministrativa professionale, cat. D, nei confronti della Azienda Sanitaria Locale di Salerno, volta ad ottenerne la condanna al pagamento delle differenze retributive maturate in relazione allo svolgimento, a decorrere dal 2011, delle superiori mansioni proprie della categoria DS del c.c.n.l. per il comparto Sanità.

Riteneva la Corte territoriale che le evidenze documentali e probatorie fornite non consentissero di ravvisare la sicura e piena riconducibilità dei compiti di fatto espletati dalla Coppola alla superiore categoria DS rivendicata, né che la lavoratrice, alla data del 31.8.2001, fosse già inquadrata nella categoria D ovvero che all’epoca svolgesse effettive funzioni di coordinamento in base ad un formale affidamento dell’incarico e con espresso atto di riconoscimento di tali funzioni.

Per la cassazione di tale decisione ricorre la Coppola, affidando l’impugnazione a due motivi, successivamente illustrati da memoria, cui resiste, con controricorso, la ASL. La causa, chiamata all’udienza camerale della sottosezione sesta del 21/12/2021, con ordinanza interlocutoria n. 11149/2022 è stata rimessa a questa Sezione quarta
perché sulla correlazione tra inquadramento nella categoria DS del c.c.n.l. per il comparto Sanità ed esercizio delle funzioni di coordinamento non vi era un consolidato specifico orientamento nella giurisprudenza di questa Corte. Il PG ha presentato conclusioni scritte chiedendo il rigetto del ricorso. La ricorrente ha depositato memoria.

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