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Il Consiglio di Stato respinge il ricorso del Comune di Beinasco.


Pubblicato il: 1/9/2023

Nel procedimento il Comune di Beinasco è assistito dagli avvocati Cinzia Picco e Paolo Scaparone. La Regione Piemonte è difesa dagli avvocati Massimo Colarizi ed Eugenia Salsotto. La società Ambienthesis s.p.a. è rappresentata dagli avvocati Riccardo Montanaro e Guido Francesco Romanelli.

Il Comune di Beinasco avanza ricorso al Consiglio di Stato per la riforma della sentenza del TAR Piemonte n. 01815/2014.

Il ricorrente, in primo grado, domandava l'accertamento del mancato adempimento da parte della Regione Piemonte dell'obbligazione di rilocalizzazione dell'azienda di smaltimento rifiuti tossico-nocivi del Comune di Orbassano; la conseguente condanna della Regione ad adottare tutti gli atti e le misure idonee alla rilocalizzazione dell'impianto (di proprietà della Ambienthesis).

Il Consiglio di Stato evidenzia come sia esclusa ogni ipotesi di responsabilità (colpa omissiva) della Regione in quanto, la stessa, ha porvveduto ad avviare il procedimento di cui l'appellante lamenta l'omissione, inoltre, non ha assunto alcun impegno in merito alla individuazione di eventuali siti di trasferimento dell'impianto in quanto tale onere incombeva sulla Società Servizi Industriali.La Regione si era inoltre attivata per la realizzazione dell'impianto approvando il progetto preliminare, tuttavia, la mancata realizzazione di detto progetto è avvenuta per cause esogene ed estranee alla volontà dell'Ente.

Alla luce di ciò, il Consiglio respinge il ricorso acclarando l'inammissibilità, per un verso, e l'infondatezza per l'altro, della pretesa avanzata dal Comune. In conclusione viene acclarato come nessuna inerzia fattuale, omissione provvedimentale o silenzio ingiustificato siano imputabili alla Regione.