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Respinto il ricorso di AGCOM contro RTI s.p.a.


Pubblicato il: 1/25/2023

Nel procedimento Reti Televisive Italiane S.p.A. è assistita dagli avvocati Luigi Medugno e Giuseppe Rossi.

L'AGCOM ha avanzato ricorso per la riforma della sentenza del TAR Lazio n. 12916/2020.

Con il provvedimento impugnato in prime cure, l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, applicava la sanzione di euro 100.000,00 alla società Reti Televisive Italiane S.p.A. per la violazione della par condicio elettorale (elezioni politiche 2013) da parte di alcune emittenti televisive ad essa riconducibili (TG4 e Studio Aperto).

Con la sentenza n. 12916 del 2020 il Tar Lazio accoglieva il ricorso proposto dalla stessa società appellata, annullando la sanzione irrogata; in particolare venivano reputate fondate le censure dedotte un termini di difetto di istruttoria e violazione della delibera 666/12/CONS nella parte in cui l’intimata autorità avrebbe fondato le proprie analisi (in base alle quali vi sarebbe stata una sovraesposizione del PDL rispetto al PD nonché una sottopresenza di IDV e UDC) su una distinzione tra edizioni principali e non principali, dei singoli telegiornali delle suddetti reti televisive, che non risulta tuttavia contemplata dalla disciplina di settore.

Avverso tale sentenza l’Autorità proponeva l’appello in esame, deducendo la motivazione insufficiente ed illogica su un punto decisivo della controversia, in quanto il TAR non ha considerato che il riferimento alle edizioni principali dei telegiornali è strettamente correlato all’esigenza di consentire a tutte le forze politiche di esprimersi secondo un criterio di effettiva parità di trattamento.

Il Consiglio di Stato, pronunciandosi definitivamente sull'appello, lo respinge.