Massimo Cellino vince il ricorso in Cassazione: annullato il sequestro da €58 milioni.
Pubblicato il: 1/31/2023
Nel procedimento in Cassazione, Massimo Cellino è affiancato dallo Studio Tonucci & Partners.
Il presidente del Brescia Calcio, Massimo Cellino, ha vinto in Cassazione il ricorso contro la decisione di sequestro di 58 milioni di euro ai suoi danni, provvedimento cautelativo disposto dalla stessa Corte suprema lo scorso luglio. Iniziativa che rientrava nell’ambito di un’indagine riguardante presunti reati fiscali dell’imprenditore.
Lo scorso luglio il Tribunale del Riesame di Brescia aveva confermato la decisione presa dalla Cassazione nel febbraio 2022 sul sequestro dell’intero patrimonio familiare per 59 milioni di euro e di tutto il gruppo societario del presidente. Così erano finiti sotto amministrazione giudiziaria immobili e società operative, compreso il Brescia Calcio.
I giudici hanno annullato senza rinvio il blocco dei beni, dunque Cellino torna padrone del club e della sua controllante, la Società Eleonora Immobiliare, che era finita sotto amministrazione controllata. Resta sotto esame un milione del totale di 59 milioni iniziali del processo, relativo a una società all’estero: la Cassazione ha disposto sia nuovamente il Riesame a valutare la situazione.
Per capire meglio le motivazioni che hanno portato alla decisione di annullamento di tutti i sequestri - ad eccezione del milione di euro per il capo di imputazione sulla società inglese di Cellino che dovrà essere rivalutato dal tribunale di Brescia - si dovrà attendere almeno un mese. Nel mentre il Patron del Brescia potrà riprendere a pieno la propria attività.
Nel procedimento il Sig. Cellino è affiancato dal team legale composto dai professori Astolfo e Alessio Di Amato di Roma, dagli avvocati Fabio Cagnola di Milano, Giorgio Altieri e Ida Blasi di Tonucci & Partners di Roma e Luca Bonavitacola di Brescia.