Il Consiglio di Stato respinge il ricorso del Comune di Verona
Pubblicato il: 2/1/2023
Nel procedimento il Comune di Verona è assistito dagli avvocati Giovanni Caineri, Giovanni Michelon e Fulvia Squadroni. La società Victoria S.a.s. è affiancata dagli avvocati Stefania Cavallo e Giulio Pasquini.
Il Comune di Verona ha impugnato la sentenza n.692/2020 con cui il TAR Veneto ha accolto il ricorso proposto da Victoria S.a.s. per l'annullamento del provvedimento recante l'ordine di uniformazione alle prescrizioni (ritenute violate) in tema di limiti di orario dell'attività di somministrazione di alimenti e bevande esercitata dalla società ricorrente nei locali siti in Verona.
L'appellata si è costituita con memoria di stile domandando la reiezione dell'appello e la conferma della sentenza impugnata.
Il Collegio osserva che sono irrilevanti le vicende sanzionatorie occorse in epoca successiva all’adozione dell’atto impugnato, riferite dal Comune nell’atto di appello. Ciò sia perché sono questioni estranee al thema decidendum, sia perché si tratta di contestazioni di violazioni inerenti il “tipo” di attività svolta in assenza di autorizzazione e non gli orari di apertura dell’attività.
In considerazione del fatto che il tema oggetto del giudizio concerne solamente gli accertamenti relativi agli orari di apertura, non ravvisando violazioni nel merito della normativa in vigore, il Consiglio di Stato respinge l'appello e condanna il Comune di Verona al pagamento delle spese di giudizio liquidate in euro 3000,00.