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Brio Blu vince in Cassazione contro Zorro Productions


Pubblicato il: 2/2/2023

Nel procedimento, la società Co.Ge.Di International è affiancata dall'avvocato Aurelio Richichi; la società Zorro Productions Inc. è assistita dagli avvocati Enrico Candiani e Pierluigi Bartoli.

La società romana CoGeDi International, operante nel settore della distribuzione di acque minerali, ha ottenuto una pronuncia innovativa davanti alla Corte di Cassazione contro la società americana Zorro Productions, titolare dei diritti d’autore sul personaggio Zorro.

Zorro Productions aveva citato in giudizio CoGeDi ritenendo che lo spot commissionato e messo in onda da quest’ultima per l’acqua minerale Brio Blu violasse i propri diritti d’autore. Lo spot pubblicitario era costituito da uno sketch nel quale il protagonista, il noto attore comico Max Tortora, impersonava in funzione caricaturale e canzonatoria proprio il personaggio Zorro.

La Corte di Appello di Roma aveva inizialmente escluso che lo sketch in questione potesse configurare una parodia, posto che lo stesso era volto solo a pubblicizzare al pubblico uno specifico prodotto per finalità di lucro.

La Corte di Cassazione – dopo una lunga battaglia legale – con una recentissima ordinanza ha invece ritenuto errata tale conclusione statuendo che la ricorrenza della parodia non possa essere esclusa dalla presenza del fine di lucro. La pronuncia della Suprema Corte non solo si pone nel solco tracciato dalla giurisprudenza europea (la nota sentenza Deckmyn), ma per certi versi innova il precedente panorama giurisprudenziale: secondo la Corte, infatti, la parodia effettuata nel contesto di una promozione di un prodotto può essere considerata lecita, a condizione che non rechi pregiudizio agli interessi del titolare dell’opera.

Da segnalare, al riguardo, che la Corte di Cassazione non ha recepito le conclusioni del Pubblico Ministero secondo il quale invece l’impiego di una parodia a fini pubblicitari farebbe venir meno la nozione stessa di parodia.

La questione andrà decisa nel merito dalla Corte di Appello di Roma, che dovrà pronunciarsi anche tenuto conto del fatto che la Corte di Cassazione ha accolto due motivi di ricorso incidentale della titolare dei diritti.