Ricorso del Ristorante La Foresta in materia tributaria
Pubblicato il: 2/25/2023
Nel procedimento, il Ristorante La Foresta – Ferri Alessandro s.r.l. è affiancata dagli avvocati Roberto Esposito e Leonardo Laviola.
La Cassazione si pronuncia sul ricorso propsoto da Ristorante La Foresta – Ferri Alessandro s.r.l. avverso la sentenza n.3148/2017 della Commissione tributaria regionale del Lazio, pronunciata in data 16 dicembre 2016, depositata in data 31 maggio 2017 e non notificata.
Il Ristorante La Foresta – Ferri Alessandro s.r.l. ha proposto ricorso, con cinque motivi, contro l’ Agenzia delle entrate, che è rimasta intimata, avverso la sentenza n.3148/2017 della Commissione tributaria regionale del Lazio, pronunciata in data 16 dicembre 2016, depositata in data 31 maggio 2017 e non notificata, che ha accolto parzialmente l’appello dell’ufficio, rigettando l’appello incidentale della contribuente, in controversia avente ad oggetto l’impugnazione dell’avviso di accertamento per Ires, Irap e Iva relative all’anno di imposta 2009.
La Corte chiarisce come ricorre il vizio di omessa o apparente motivazione della sentenza allorquando il giudice di merito ometta ivi di indicare gli elementi da cui ha tratto il proprio convincimento ovvero li indichi senza un'approfondita loro disamina logica e giuridica, rendendo, in tal modo, impossibile ogni controllo sull'esattezza e sulla logicità del suo ragionamento.
Nel caso di specie, la scarna motivazione della sentenza impugnata non è idonea a palesare l’iter logico seguito, risultando del tutto priva delle argomentazioni necessarie a comprendere le ragioni della decisione adottata.
La Corte accoglie il terzo motivo di ricorso, assorbiti il quarto ed il quinto e rigettati il primo ed il secondo, cassa la sentenza impugnata in relazione al motivo accolto e rinvia alla Corte di giustizia tributaria di secondo grado del Lazio, in diversa composizione, cui demanda di provvedere anche sulle spese del giudizio di legittimità.