Pronuncia della Cassazione in materia di accertamento catastale
Pubblicato il: 3/2/2023
La società Intermodale S.r.l. è affiancata dall'avvocato Quirino D'Angelo.
Con sentenza n. 1072, depositata il 27 novembre 2017, la Commissione tributaria regionale di Abruzzo ha accolto l’appello dell’Agenzia delle Entrate, così pronunciando in riforma della decisione di prime cure che aveva diversamente accolto l’impugnazione di un avviso di accertamento catastale recante rettifica (nella categoria D/8) del classamento proposto (in categoria E/1) con dichiarazione docfa relativa a cinque unità immobiliari realizzate in ampliamento di complesso immobiliare denominato Interporto d’Abruzzo.
A fondamento del decisum, il giudice del gravame ha ritenuto che: l’avviso di accertamento risultava adeguatamente motivato ed esponeva la stima diretta dell’unità immobiliare; nella concreta fattispecie, l’amministrazione si era determinata secondo lo stesso orientamento assunto per le altre strutture, definitivamente accertate nella categoria D/8, trattandosi di fabbricati costruiti per le speciali esigenze di un’attività commerciale e non suscettibili di destinazioni diverse, senza radicali trasformazioni.
Intermodale S.r.l. ricorre per la cassazione della sentenza.
La Corte, rigetta il ricorso; condanna la ricorrente al pagamento, in favore dell’Agenzia delle Entrate, delle spese del giudizio di legittimità liquidate in € 5.600,00 oltre spese prenotate a debito; ai sensi dell’art. 13 comma 1 quater del d.P.R. n. 115 del 2002, inserito dall’art. 1, comma 17 della l. n. 228 del 2012, dà atto della sussistenza dei presupposti processuali per il versamento, da parte del ricorrente, di un ulteriore importo a titolo di contributo unificato, pari a quello previsto per il ricorso principale, a norma del comma 1-bis, dello stesso articolo 13, se dovuto.