Improcedibile l'appello di Crea Cooperativa Romana Energia Ambiente
Pubblicato il: 3/22/2023
Crea Cooperativa Romana Energia Ambiente Bianca Magarò e Armando Montarsolo; Roma Capitale è assistita da Luigi D'Ottavi.
Crea Cooperativa Romana Energia Ambiente ha avanzato ricorso per la riforma della sentenza del TAR Lazio n. 1852/2018.
Detta pronuncia ha in parte dichiarato inammissibile e in parte respinto il ricorso e i motivi aggiunti, rispettivamente avverso le note in data 29 maggio 2015 e 18 giugno 2015 mediante le quali Roma Capitale le ha comunicato la scadenza del contratto di concessione alla data del 31 maggio 2015, con contestuale invito a restituire gli immobili per l’erogazione dei servizi collegati alla balneazione, alla valorizzazione e alla tutela ambientale del sistema dune-spiaggia di Capocotta, nonché avverso la nota in data 7 dicembre 2016 che ha fissato la data del 15 dicembre 2016 per la restituzione delle strutture di servizio.
Il contratto di concessione, stipulato in data 8 maggio 2000 e scaduto il 31 maggio 2015 (quindi con durata decennale e fruizione di cinque proroghe annuali), riguardava la gestione di servizi collegati alla balneazione e alla tutela ambientale della spiaggia afferente al lotto “B” dell’area comunale di Capocotta.
Con il ricorso in appello la società cooperativa Crea ha dedotto l’erroneità della sentenza, essenzialmente reiterando, alla stregua di motivi di critica della stessa, le censure di primo grado in precedenza esposte, nella più specifica prospettiva della violazione delle norme di ermeneutica contrattuale, dovendosi ammettere, al di là del formale nomen iuris, l’equiparazione contenutistica della fattispecie concessoria oggetto di controversia con quella di beni demaniali fruente di proroga legale.
Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Quinta), definitivamente pronunciando sull'appello, come in epigrafe proposto, lo dichiara improcedibile.