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Pronuncia della Cassazione in materia di accertamenti ICI e IMU


Pubblicato il: 11/25/2022

Nel procedimento, la società Bevagna S.r.l. è assistita dagli avvocati Massimo Campailla e Alberto Pasino. Il Comune di Trieste è assistito dagli avvocati Caterina Corrado Oliva, Maria Serena Giraldi e Maritza Lucia Filipuzzi.

Bevagna S.r.l., sulla base di cinque motivi, ricorre per la cassazione della sentenza n. 26/01/15, depositata il 22 gennaio 2015, con la quale la Commissione tributaria regionale del Friuli-Venezia Giulia ha accolto l’appello proposto dal Comune di Trieste, così pronunciando in integrale riforma della decisione di prime cure recante annullamento di un avviso di accertamento emesso in relazione all’ICI dovuta dalla contribuente per l’anno 2005.

Il Comune di Trieste resiste con controricorso.

La ricorrente ha rinunciato al ricorso con dichiarazione che è stata notificata a controparte. Come statuito dalla Corte, la rinuncia al ricorso per cassazione è atto unilaterale non accettizio, nel senso cioè che non esige, per la sua operatività, l'accettazione della controparte, ma pur sempre di carattere ricettizio, poiché la norma esige che sia notificato alle parti costituite o comunicato ai loro avvocati che vi appongono il visto, così che, ove effettuata nel rispetto di tali formalità, dà luogo alla pronuncia di estinzione del processo di cassazione, ai sensi dell'art. 391 cod. proc. civ.

Le spese del giudizio di legittimità possono essere compensate tra le parti e non ricorrono i presupposti dell’ulteriore versamento del contributo unificato.

La Corte dichiara, pertanto, estinto il giudizio.