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La Corte si esprime sul ricorso proposto da Almaviva Contact


Pubblicato il: 2/11/2023

Almaviva Contact è stata rappresentata dall'avvocato Giampiero Falasca, mentre i controriccorenti sono stati affiancati dagli avvocati Francesco Iacono e Francesco Provenzano.

Con sentenza 23 gennaio (notificata il 14 febbraio) 2020, la Corte d'appello di  Palermo ha rigettato l'appello di Almaviva Contact avverso la sentenza di primo grado, che aveva dichiarato insussistente l'obbligo di restituzione ed illegittimo il recupero attivato dalla società (con la sua condanna alla restituzione di quanto indebitamente trattenuto), nei confronti dei propri dipendenti Marcella D'Elia, Rosalia Di Maggio, Roberta Di Giorgio, Francesca Scuderi, Giuseppe Lo Cascio, Maria Giuseppina Sorce e Domenica Mulè, in relazione al conguaglio operato per l'eccedenza di retribuzione corrispostagli per i periodi di ferie fruiti dopo la cessazione dell'integrazione salariale a carico dell'Inps.

La società ha proposto ricorso per cassazione con sei motivi, cui ha resistito i lavoratori con controricorso e memoria.

La Corte dichiara il ricorso inammissibile e condanna la ricorrente alla rifusione, in favore dei controricorrenti, delle spese del giudizio, che liquida in €200 per esborsi e €1500 per compensi professionali, oltre rimborso per spese generali 15% e accessori di legge.