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Sentenza della Cassazione in materia TARI


Pubblicato il: 12/23/2022

De.Ga. Tourist s.n.c. di Gennaro Della Vecchia & C. è affiancata dall'avvocato Carmine Bernardo.

La società De.Ga. Tourist propone cinque motivi di ricorso, illustrati con memoria, per la cassazione della sentenza, con la quale la Commissione tributaria regionale della Campania, a conferma della prima decisione, ha ritenuto legittimo l'avviso di pagamento per Tari 2014 notificato dal Comune di Ischia.

La Commissione tributaria regionale, per quanto qui ancora rileva, osservava: che il mancato invio dell’avviso bonario non assumeva rilievo; che la contribuente non aveva mai dedotto che l’impugnato invito di pagamento, avuto riguardo ai dati contenuti in precedente dichiarazione o accertamento d’ufficio, individuasse in termini quantitativi e qualitativi differenti l’immobile oggetto di tassazione, per cui concludeva nel senso che gli elementi di fatto indicati nell’avviso erano pienamente idonei alla completa informazione della società; che il Comune neppure aveva irrogato sanzioni o addebitato interessi.

In ordine alla sottoscrizione dell’atto da parte della dott.ssa Paola Mazzella, funzionaria responsabile SUAP e Tributi Locali, direttamente assunta dal Sindaco, la CTR rilevava che la relativa procedura era conforme alle previsioni normativa e che nessun profilo di illegittimità può derivare né dal fatto che la stessa non rivesta il ruolo di dirigente né dalla sua adibizione alle funzioni in concreto svolte.

In ordine alla lamentata eccessività delle tariffe per gli alberghi rispetto a quelle per le abitazioni, e fermo il potere di disapplicazione dell’atto amministrativo illegittimo da parte del giudice tributario, la CTR escludeva che il rapporto tra i due regimi tariffari presentasse profili di irragionevolezza poiché ben maggiore è la ricettività delle strutture alberghiere (in termini di rapporto tra occupanti e superfici complessive) rispetto a quella delle civili abitazioni e quindi anche la produzione di rifiuti.

Il Comune di Ischia è rimasto intimato.

La Corte, rigetta il ricorso.

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