Il Comune di Piacenza vince nel contenzioso in Cassazione
Pubblicato il: 12/23/2022
Nel contenzioso, il Comune di Piacenza è affiancato dall'avvocato Elena Vezzulli.
Maria Carla Grilli ha esposto che: era dipendente del Comune di Piacenza dal 3 dicembre 1984, prima a tempo determinato, poi con assunzione a tempo indeterminato dal 13 ottobre 1987; con atto del 31 luglio 2017 l’Ufficio per i procedimenti disciplinari del Comune di Piacenza le aveva contestato di essersi avvalsa del congedo straordinario retribuito previsto dall’art. 42, comma 5, d.lgs. n. 165 del 2001 per il periodo dal 6 al 16 marzo 2017, richiesto con la motivazione di dovere accudire la madre Anna Alberoni, nonostante la madre fosse stata ricoverata in ospedale il 6 marzo 2017 per essere sottoposta il giorno successivo ad intervento chirurgico non urgente e precedentemente programmato con dimissione l’8 marzo, non convivesse con la stessa madre e non avesse prestato, durante il congedo, la sua opera di assistenza; il Comune di Piacenza le aveva irrogato, quindi, la sanzione disciplinare del licenziamento con preavviso. La ricorrente ha impugnato il detto licenziamento con ricorso depositato l’8 maggio 2018 presso il Tribunale di Piacenza. Il Tribunale di Piacenza, nel contraddittorio delle parti, con sentenza n. 173/2019, ha accolto il ricorso.
Il Comune di Piacenza ha proposto appello che la Corte d’appello di Bologna, nel contraddittorio delle parti, con sentenza n. 98/2021, ha accolto, rigettando l’originario ricorso di Maria Carla Grilli.
Maria Carla Grilli ha proposto ricorso per cassazione sulla base di tre motivi. Il Comune di Piacenza si è difeso con controricorso.
La Corte, rigetta il ricorso; condanna la ricorrente a rifondere le spese di lite, che liquida in complessivi € 3.293,00 oltre accessori di legge e spese generali nella misura del 15%.