Notizie

MF - I ranking di Class Editori | Best of

Trentalange condannato a tre mesi di inibizione per negligenza ed omissione di controllo


Pubblicato il: 4/1/2023

Nel contenzioso, il Dott. Alfredo Trentalange è affiancato dagli avvocati Bernardo Giorgio Mattarella, Avilio Presutti, Paolo Gallinelli e Marco Laudani.

Il Tribunale Federale Nazionale si pronuncia in merito al deferimento proposto dal Procuratore Federale il 20 gennaio 2023 nei confronti del Dott. Alfredo Trentalange.

Il deferimento verso Trentalange, all'epoca della vicenda Presidente Nazionale dell'AIA (Associazione Italiana Arbitri), per condotte lesive dei principi di lealtà, correttezza e probità, connotate da responsabilità diretta nelle nomine dei vertici degli organi di Giustizia AIA, nonchè dalla gestione economico, contabile e amministrativa dell'associazione da esso presieduta.

Nel merito viene censurata: l'omissione di iniziativa finalizzata ad accertare i reali requisiti professionali e di moralità del Sig. Rosario D'Onofrio, prima della proposta fatta dallo stesso Trentalange e la conseguente nomina da parte del Comitato Nazionale AIA; il comportamento omissivo seguito da quello commissivo di proposta, che ha determinato la nomina di D'Onofrio sebbene lo stesso, al momento della nomina, fosse soggetto a misura restrittiva della libertà personale (arresti domiciliari) presso la sua abitazione, perchè condannato a 2 anni e 8 mesi di reclusione e alla multa di 6000 euro per gravissimi reati concernenti la detenzione di circa 44 chilogrami di sostanze stupefacenti.

Con riguardo all’accertamento dei requisiti di moralità per la nomina alla importante carica in seno all’AIA, ritiene il Tribunale che al Presidente Trentalange non possa essere addebitata alcuna omissione disciplinarmente rilevante. Nel caso di specie, non si ritiene possa giungersi a una imputazione del descritto evento a titolo di colpa per omissione del Trentalange proprio a causa della straordinaria attitudine mistificatoria che ha evidenziato l’agire del D’Onofrio verso gli Organi e gli Uffici dell’AIA e induce a ritenere che eventuali richieste del deferito finalizzate ad accertare la moralità del proponendo candidato non avrebbero potuto sortire un esito utile a chiarire la situazione.

Diversamente, quanto alla mancata verifica dei requisiti professionali, il Collegio ritiene il contestato addebito fondato. È infatti emerso che il Dott. Trentalange fosse a conoscenza della ritenuta inadeguatezza di D’Onofrio a rivestire quella carica, sotto il profilo della preparazione e del rendimento.

Il Tribunale Federale Nazionale – Sezione Disciplinare, definitivamente pronunciando, in parziale accoglimento dell’atto di deferimento, irroga nei confronti del Dott. Alfredo Trentalange la sanzione di mesi 3 (tre) di inibizione.