Respinto il ricorso dei Comuni della Provincia di Cosenza contro Fisia Italimpianti
Pubblicato il: 4/20/2023
Nel contenzioso, i Comuni di Mendicino e Dipignano sono affiancati dall'avvocato Vittorio Cavalcanti; il Comune di Celico è assistito dall'avvocato Giovanni Spataro; il Comune di Rende è rappresentato dall'avvocato Giuseppe De Luca. La convenuta, società Fisia Italimpianti S.p.A. è difesa dall'avvocato Roberto Prozzo.
Il Consiglio di Stato si pronuncia sui ricorsi avanzati da alcuni comuni della Provincia di Potenza contro la società Fisia Italimpianti e per la riforma delle sentenze del TAR Calabria: n. 01658/2017 per il Comune di Rende, n. 01666/2017 per il Comune di Celico, n. 01680/2017 per il Comune di Dipignano e n. 01676/2017 per il Comune di Mendicino.
Alcuni comuni della Provincia di Potenza, fecenti parte del Consorzio Valle Crati ex art. 31 d.lgs. 18 agosto 2000, n. 267 (Testo Unico delle leggi sull’ordinamento degli Enti locali) e statutariamente definito come azienda speciale consortile in quanto ente strumentale degli Enti locali aderenti. Il Consorzio svolgeva il servizio di smaltimento rifiuti, raccolta differenziata e smaltimento reflui per i Comuni consorziati per il periodo dal 1998 al 2000 avvalendosi della Castalia s.p.a., poi Fisia Italimpianti s.p.a. I pagamenti del pattuito corrispettivo in favore della affidataria società di gestione avvenivano una volta che il Consorzio incassava dai Comuni consorziati i costi dei servizi.
La Società Fisia Italimpianti s.p.a., al fine di riscuotere il corrispettivo, attivava un procedimento arbitrale all’esito del quale, in data 19 giugno 2007, veniva pronunciato un lodo che condannava il Consorzio Valle Crati al pagamento della somma di € 2.2413.11,88 maggiorata di interessi al tasso legale, nonché del maggior danno determinato nella misura del 5% dal 4 luglio 2001 fino all'effettivo soddisfo, a titolo di saldo dei corrispettivi per la gestione e manutenzione dell’impianto integrato dei rifiuti solidi e liquidi urbani di cui al Contratto n. rep. 53 dell’1 ottobre 1997 di affidamento, gestione e manutenzione dell’impianto integrato dei rifiuti solidi e liquidi urbani della conurbazione Cosenza-Rende sito in Contrada Settimo di Rende.
Per l’ottemperanza del suddetto lodo arbitrale, divenuto definitivo a seguito della sentenza della Corte d’Appello di Catanzaro n. 570 de 18 aprile 2014, la Fisia Italimpianti s.p.a. adiva il Tribunale Amministrativo regionale per la Calabria il quale, con sentenza 2 febbraio 2016, n. 205, dichiarava l'obbligo per il Consorzio Valle Crati di adottare le determinazioni amministrative e contabili necessarie, assegnando il termine di 90 giorni per dare esecuzione integrale al giudicato, nominando un Commissario ad acta per il caso di inadempienza ulteriore, affinché provvedesse entro 120 giorni a dare esecuzione al giudicato.
Avverso detti provvedimenti veniva interposto ricorso.
Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Quinta), definitivamente pronunciando sugli appelli, li respinge e conferma la sentenza emessa in primo grado compensando le spese di lite.