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Respinto il ricorso della Carlo Gavazzi Impianti per l'appalto di fornitura e posa di cabina primaria "Michelin-Torino"


Pubblicato il: 4/20/2023

Nel contenzioso, la società Carlo Gavazzi Impianti S.p.A. è affiancata dall'avvocato Antonio Esposito; Iren S.p.A. è assistita dagli avvocati Daniela Anselmi e Sarah Garabello; Siemens Energy è difesa dagli avvocati Stefano Bonatti e Lorella Fumarola.

La società Carlo Gavazzi Impianti S.p.A. ha avanzato ricorso per la riforma della sentenza del TAR Piemonte n. 00632/2022.

Oggetto della controversia concerne l'aggiudicazione ed esclusione del RTI Carlo Gavazzi Impianti s.p.a. - Alba Costruzioni s.c.p.a. dalla procedura di gara per la fornitura e posa in opera di una nuova cabina primaria “Michelin – Torino”. Importo a base d’asta: oltre 20 milioni di euro. Criterio di aggiudicazione: offerta economicamente più vantaggiosa.

La società appellante risultava la prima classificata in esito alla procedura di gara per fornitura e posa in opera di una cabina elettrica da 145 kv, da realizzare nel territorio del Comune di Torino; successivamente veniva esclusa dalla gara per mancata dimostrazione dei requisiti di capacità tecnico-economica e, in particolare, quello costituito dall’aver svolto analoghe commesse per un valore pari al 40% di 20 milioni e, di queste, almeno una di potenza almeno pari a 145 kv e di importo pari a 5 milioni.

L’appalto veniva allora aggiudicato in favore di SIEMENS, ossia il raggruppamento originariamente secondo classificato.

Tali atti (rispettivamente recanti revoca, esclusione ed aggiudicazione) venivano impugnati dinanzi al TAR Piemonte che rigettava il ricorso.

La sentenza di primo grado veniva impugnata per erroneità, in particolare, nella parte in cui il TAR non avrebbe rilevato che uno dei motivi aggiunti formulati in primo grado (requisiti di Siemens s.p.a. utilizzati da Siemens Eenergy) era stato in concreto rinunziato dalla stessa ricorrente.

Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Quinta), definitivamente pronunciando sull'appello, come in epigrafe proposto, lo rigetta. Condanna la parte appellante alla rifusione delle spese di lite, da quantificare nella complessiva somma di euro 4.000 (quattromila/00), oltre IVA e CPA e da corrispondere in favore di ciascuno dei soggetti costituiti (IREN/IRETI e Siemens).